Per i sommelier più esperti, per gli appassionati convinti ma anche solo per gli amanti del vino, la decantazione è un passaggio delicato ed in alcuni casi fondamentale per assaporare al meglio un buon vino rosso. Le decantazione è un processo non troppo complesso da eseguire, ma è opportuno capire quando e come è necessario effettuare questa operazione. In questo articolo chiariremo innanzitutto che cos’è la decantazione e poi andremo a scoprire come eseguirla correttamente e quali sono i vini da far decantare e quali no.
Che cos’è la decantazione?
La decantazione è un processo fisico-chimico che sfrutta la forza di gravità per eseguire un una separazione meccanica all’interno di un liquido o di un emulsione. Attraverso la sedimentazione, un liquido lasciato a decantare deposita eventuali residui o particelle sul fondo del contenitore all’intero del quale è stato posto per questo procedimento. Al di la delle sue applicazioni nel campo della chimica, la decantazione è un processo molto utilizzato nel mondo vinicolo. Nel caso di alcuni vini infatti la decantazione è un’operazione fondamentale per poter gustare a pieno le caratteristiche organolettiche di questi ultimi. Lasciato all’interno di un oggetto progettato appositamente per questo scopo: il decanter, residui e sedimenti presenti nel vino si accumulano sul fondo e allo stesso tempo il vino si ossigena. L’ossigenazione garantisce l’eliminazione di una serie di sostanze (acidi e sopratutto anidride carbonica) e ciò permette al vino di sprigionare tutto il suo aroma ed il suo gusto pieno.
Come eseguire correttamente la decantazione?
Per i più esperti la decantazione è davvero un rituale da eseguire con tutta una serie di accortezze e pratiche particolari che prevedono anche l’uso di una candela per illuminare il decanter e verificare che i sedimenti rimangano sul fondo. Per coloro che non desiderano avventurarsi in questa tipologia di decantazione è sufficiente rispettare alcune accortezze per eseguire questo procedimento nel migliore dei modi. Prima di tutto se state per decantare un vino importante, invecchiato a lungo dovete controllare se la bottiglia è stata conservata in orizzontale o in verticale. Nel caso in cui l’abbiate tenuta in orizzontale è bene verticalizzarla almeno un giorno prima di servirla, per agevolare il deposito dei residui. Una volta aperta versate una piccola quantità di vino nel decanter per avvinarlo, ovverosia per “abituare” il decanter al sapore del vino e rimuovere eventuali odori estranei da esso. Successivamente versate lentamente tutta la bottiglia nel decanter e lasciate a riposare. Il tempo di decantazione dipende da diversi fattori, principalmente dall’età del vostro vino.
Tutti i vini hanno bisogno di decantare?
La decantazione è un operazione molto delicata non solo per la sua esecuzione, ma anche perché è importante capire quanto è necessaria e quando invece potrebbe essere dannosa. Come anticipato, nei vini più invecchiati la decantazione permette la separazione dei sedimenti formatisi all’interno della bottiglia e dunque consente di gustare il vino senza incontrare fastidiosi residui.
Nel caso di vini molto giovani e tannici l’ossigenazione è una fase molto importante dal momento che ne intensifica il gusto ed in generale il bouquet. Le sostanze presenti in questa tipologia di vini di fatto si legano rapidamente con l’ossigeno e dunque il vino sprigiona a pieno il suo aroma.
Cosa usare per far decantare il vino?
Per effettuare un operazione come la decantazione se non siete troppo avvezzi al mondo dei vini potete utilizzare anche un ampia caraffa, un aeratore per vini od un imbuto apposito che si posiziona direttamente sul collo della bottiglia e che al momento di versare il vino ne facilita l’ossigenazione. Se invece vi interessa impiegare strumenti più o meno professionali potete scegliere di utilizzare un decanter, un oggetto pensato appositamente per questo processo.
Se desiderate optare per un design più intrigante, il vostro decanter può diventare anche un vero e proprio complemento d’arredo, elegante e sofisticato. Il mercato offre le più svariate tipologie di decanter, oltre alla versione standard ve ne sono alcuni a forma di ferro di cavallo o di corno ed alcuni la cui forma viene chiamata a cigno o ad anatra.
Materiali e capienza del decanter
I decanter più pregiati, costosi ma allo stesso tempo performanti sono quelli in cristallo.
Ovviamente il mercato offre anche alternative più economiche e alla portata di tutti, i decanter più diffusi sono infatti quelli in vetro, che bisogna utilizzare con qualche accortezza in più.
Per quanto riguarda la dimensioni dei decanter in commercio, i formati standard prevedono una capacità di 1,5 litri, ma ve ne sono anche di più piccoli, 350 ml, e quelli adibiti alla ristorazioni possono avere una capacità anche molto più elevata.
Come prendersi cura del proprio decanter nel modo corretto?
Il decanter è un oggetto molto delicato che va trattato con cura ed attenzione. È importante lavarlo dopo ogni singolo utilizzo, e la pulizia è una fase molto importante in cui bisogna seguire delle direttive precise per evitare di danneggiare o compromettere la funzionalità del vostro decanter.
Per lavare correttamente il decanter dovete utilizzare solamente acqua tiepida, aceto e bicarbonato.
Questi contengono infatti sostanze chimiche che potrebbero essere assorbite dal decanter e compromettere in seguito il gusto del vino lasciato a decantare.